GEOINGEGNERIA E RISCALDAMENTO DELLA IONOSFERA RESPONSABILI DELLA RIDUZIONE DELL’ OZONO

Nel 1963, il rispettato meteorologo Harry Wexler ha sostenuto che le regioni artiche potevano essere riscaldate più rapidamente usando l’aereo per spruzzare cloro o bromo nella stratosfera allo scopo di distruggere lo strato di ozono. Dalla metà degli anni ’90, osservatori di terra in tutto il pianeta hanno assistito ad operazioni di nebulizzazione di sostanze chimiche con l’aereo ad alta quota come suggerito da Wexler. È solo una coincidenza?
 
È noto che la geoingegneria distrugge lo strato di ozono e fa aumentare la dannosa radiazione UV-B. Di quante altre prove abbiamo bisogno per concludere che la segreta irrorazione dei prodotti chimici della geoingegneria, i lanci di razzi spaziali, la manipolazione della ionosfera e la diffusione di microonde su tutto il pianeta sono le principali cause della distruzione della Fascia di Ozono? Attenzione: questa distruzione sta per annientare la Vita sulla Terra. Anche importanti riviste hanno iniziato a parlarne, come ad esempio AAM Terra Nuova di Novembre 2018. Tale rivista ha messo in prima pagina di copertina la foto di un orso polare collegata a un articolo di oltre 12 pagine. Il titolo di questo articolo è “L’ULTIMO SOS”. Infatti, dopo questo “SOS”, non ce ne saranno altri, perché non ci sarà più l’Umanità.
 
 
RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA: COME ALTERA LA VITA SULLA TERRA
 
Alcuni effetti della Radiazione Ultravioletta-B (UV-B) sulla Biosfera
 
Gli esperti di salute umana e gli studiosi di biologia vorrebbero poter dimostrare una correlazione diretta tra la quantità di esposizione alle radiazioni UV-B e il danno che provoca. Questa è una domanda enormemente complicata che dipende da molte variabili diverse, come i vari gradi di vulnerabilità tra le diverse specie e la maggior parte di queste variabili non sono ancora completamente comprese. Ad esempio, lo stesso organismo in diversi corpi idrici in diverse parti dell’oceano può rispondere in modo diverso all’aumento dei raggi UV-B. Inoltre, lo stress per gli organismi e gli ecosistemi causato da una maggiore esposizione ai raggi UV-B è modificato dalle interazioni con molti altri stress, come la mancanza di acqua o di sostanze nutritive. Viviamo in una complessa biosfera.
 
 

 
Gli organismi marini che vivono in acque poco profonde sperimentano livelli dannosi di radiazioni ultraviolette (UV). In alto a sinistra si può vedere un embrione sano di riccio di mare verde(Strongylocentrotus droebachiensis). Un embrione di riccio di mare verde irradiato con raggi UV (in alto a destra) mostra l’espulsione anormale dell’intestino. (Micrografia per gentile concessione di Nikki L. Adams, University of California, Santa Barbara).
 
Sappiamo che l’aumento dell’esposizione alle radiazioni UV-B ha effetti specifici sulla salute umana, sulle colture, sugli ecosistemi terrestri, sugli ecosistemi acquatici e sui cicli biogeochimici. (“Cicli biogeochimici” si riferisce al ciclo di sostanze chimiche come il carbonio e l’energia in tutto il sistema terrestre.) Questo articolo toccherà brevemente questi effetti, quindi spiegherà cosa determina la quantità di UV che stiamo ricevendo e come lo sappiamo.
 
Gli effetti delle radiazioni UV-B sulla pelle umana sono vari e diffusi. I raggi UV-B inducono il cancro della pelle causando mutazioni nel DNA e sopprimendo alcune attività del sistema immunitario. Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente stima che una prolungata riduzione di ozono dell’1% alla fine porterà ad un aumento del 2-3% nell’incidenza del cancro della pelle non melanoma. L’UV-B può anche sopprimere la risposta immunitaria del corpo al virus dell’herpes simplex e allo sviluppo della lesione cutanea e può anche danneggiare la milza.
 
 

 
I nostri capelli e vestiti ci proteggono dagli UV-B, ma i nostri occhi sono vulnerabili. I comuni problemi agli occhi derivanti da sovraesposizione a UV-B includono cataratta, fotocheratite e altri disturbi, sia nell’uomo che negli animali. Mentre molti occhiali da sole moderni offrono una protezione UV, una quantità significativa di raggi UV può ancora raggiungere i nostri occhi in una situazione di esposizione elevata.
 
Per quanto riguarda le piante, l’UV-B altera la fotosintesi in molte specie. La sovraesposizione a UV-B riduce le dimensioni, la produttività e la qualità di molte delle specie di piante coltivate che sono state studiate (tra cui molte varietà di riso, soia, frumento invernale, cotone e mais). Nello stesso modo, la sovraesposizione a UV-B compromette la produttività del fitoplancton negli ecosistemi acquatici. I raggi UV-B aumentano la vulnerabilità delle piante alle malattie. Gli scienziati hanno scoperto che essi influenzano le reazioni enzimatiche che svolgono funzioni biologiche fondamentali, altera la divisione cellulare nello sviluppo delle uova di riccio di mare, e cambiano i movimenti e l’orientamento dei piccoli organismi mentre si muovono attraverso le acque oceaniche. Dal momento che alcune specie sono più vulnerabili di altre agli UV-B, un aumento dell’esposizione ai raggi UV-B può provocare un cambiamento nella composizione e diversità delle specie in vari ecosistemi. Poiché gli UV-B colpiscono gli organismi che muovono nutrienti ed energia attraverso la biosfera, possiamo aspettarci che i cambiamenti nelle loro attività possano alterare i cicli biogeochimici. Ad esempio, ridurre le popolazioni di fitoplancton avrebbe un impatto significativo sul ciclo del carbonio mondiale, perché il fitoplancton immagazzina enormi quantità di carbonio nell’oceano.
 
Gran parte del lavoro degli scienziati per determinare gli effetti dell’aumento dei raggi UV-B sulla biosfera marina si è concentrato sull’Antartide perché in questa zona la riduzione dell’ozono stratosferico è stata molto forte, e perché il fitoplancton – che cresce in abbondanza attorno all’Antartide – costituisce la base della catena alimentare marina. Soprattutto a causa del fitoplancton, gli oceani sono responsabili della produzione di almeno la metà del materiale organico nella biosfera.
 
Nell’Antartide, l’aumento dell’esposizione alle radiazioni UV-B, a causa della presenza del buco dell’ozono, comporta comunemente una riduzione di almeno 6-12% della fotosintesi da parte del fitoplancton nelle acque superficiali. In uno studio sulle acque costiere della California, gli effetti degli attuali livelli di radiazione UV-B rispetto ai livelli storici variano dal 40% al 10% di riduzione della fotosintesi del fitoplancton. Infatti, il fitoplancton al largo della costa californiana a volte si rivela più vulnerabile alle radiazioni UV-B rispetto al fitoplancton in Antartide, con grande sorpresa dei biologi. (Nota: a causa del forte assottigliamento della Fascia di Ozono in California e su tutto il Pianeta).
 
Le comunità di piante, animali e microrganismi potrebbero essere più resistenti di quanto non sappiamo ancora. Nonostante l’aumento dell’esposizione ai raggi ultravioletti in Antartide nell’ultimo decennio circa, non si sono verificati eventi catastrofici a livello di ecosistema. Tuttavia, la ragione potrebbe essere che il grande buco dell’ozono dura solo da settembre a dicembre e copre una piccola area geografica rispetto all’intero globo. Se il buco dell’ozono dovesse rimanere per periodi di tempo più lunghi o se l’ozono dovesse essere ridotto su un’area più ampia ogni anno, prima o poi potremmo aspettarci di vedere importanti cambiamenti dell’ecosistema. Gli studi che, sia in laboratorio che sul campo, hanno dimostrato le gravi conseguenze dell’aumento delle radiazioni UV-B sulla biosfera sono così numerosi che abbiamo bisogno di migliorare la nostra comprensione del complesso ambiente terrestre e delle sue risposte a quella radiazione.
 

 

(Fonti per questo post:
www.earthobservatory.nasa.gov/Features/UVB/uvb_radiation2.php
www.nogeoingegneria.com/news-eng/geoengineering-and-ionospheric-heating-responsible-for-deliberate-ozone-depletion/)

 
 
NOTE DI LAVIADIUSCITA.NET:
 
L’articolo che avete appena letto è “datato”. Qui vi riportiamo le informazioni più recenti.
 
ATTENZIONE! La distruzione della Fascia di Ozono causata da tutte le attività umane è giunta a livelli estremi. La Fascia di Ozono è una Fascia formata da tre atomi di ossigeno (O3) che si trova intorno alla Terra, funge da barriera proteggendoci dai raggi UV (Ultra Violetti) soprattutto dai cancerogeni e mortali raggi UVB e UVC. Senza questa “Fascia” la Vita sulla Terra morirebbe entro pochi minuti.
 
Oltre ai “Buchi nell’Ozono” ai Poli Nord e Sud, la “Fascia di Ozono” si è enormemente assottigliata su tutta la Terra. Possiamo dire che tale “Fascia” è quasi totalmente distrutta. Questa “distruzione” ha fatto aumentare del 1400% i “roventi”, cancerogeni e mortali, raggi UVB e UVC. Essi stanno colpendo la Terra in dosi massicce facendo aumentare velocemente il riscaldamento globale e bruciare intere foreste. Da diversi anni intere foreste bruciano nel Nord della California a causa della distruzione della Fascia di Ozono. Questi stessi “roventi raggi” stanno facendo sciogliere velocemente i Poli le cui acque dolci, mischiate con le acque salate del’oceano, stanno facendo rallentare enormemente la Corrente del Golfo, che regola i climi su tutta la Terra. Ecco perché i climi sono impazziti.
Per approfondire queste informazioni leggete gli articoli che trovate a questo link:
https://laviadiuscita.net/category/distruzione-fascia-ozono-effetto-serra/
 
Nel nostro sito www.laviadiuscita.net sono indicate le giuste strategie ed i progetti che possono evitare la totale distruzione della Fascia di Ozono e la conseguente estinzione di Pianeta e Umanità. Siamo ancora in tempo a non auto-distruggerci, ma occorre procedere velocemente.
 
Chiediamo quindi la collaborazione di cittadini, associazioni e organizzazioni umanitarie, ambientaliste, ecologiste, ecc., affinché si possa agire tutti uniti insieme e al più presto per riparare i Buchi nell’Ozono. In che modo? Attraverso il “Progetto Spirulina” ideato dal Maestro di Vita e Amore Isha Babaji, un meraviglioso Progetto volto a creare molto Ossigeno nell’alta atmosfera e sulla Terra, per rigenerare la Fascia di Ozono (O3) distrutta e salvare Pianeta e Umanità da un’imminente “Sesta Estinzione” denunciata con prove evidenti e schiaccianti da tutti gli scienziati e ricercatori indipendenti del mondo.
 
Per conoscere il Progetto Spirulina e le indicazioni date dal Maestro Isha Babaji per salvare Pianeta e Umanità, andate ai link riportati qui sotto:
 
– Progetto Spirulina
https://laviadiuscita.net/progetto-spirulina/
 
– DOSSIER SPIRULINA, L’ALGA CHE SALVERA’ IL PIANETA
https://laviadiuscita.net/dossier-spirulina-lalga-che-salvera-il-pianeta/
 
– PIANO DELLE AZIONI NECESSARIE PER SALVARE II PIANETA E L’UMANITA’. A CHI CHIEDERE AIUTO?
https://laviadiuscita.net/wp-content/uploads/2017/07/PIANO-DEGLI-EVENTI-PER-LA-SALVEZZA-DELLA-TERRA.pdf
 
– ARTICOLI SU RISCALDAMENTO GLOBALE E DISTRUZIONE DELLA FASCIA DI OZONO https://laviadiuscita.net/category/distruzione-fascia-ozono-effetto-serra/

 
 

www.laviadiuscita.net

 
 

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