OGM: rivelato gene virale finora sconosciuto
Ancora una volta una nuova scoperta nel campo degli O.G.M. (Organismi Geneticamente Manipolati) dimostra la pericolosità, l’instabilità e soprattutto la scarsissima conoscenza che si ha riguardo l’ingegneria genetica ed i gravi danni che tale tecnologia potrebbe causare all’uomo ed all’ambiente. Le rivendicazioni del settore Biotech e le rassicurazioni continue sul fatto che la tecnologia OGM è prevedibile e sicura sono state scosse dalla scoperta di una sequenza genetica virale presente in molte colture geneticamente modificate, secondo i rapporti di OGM Freeze, un’organizzazione impegnata nella campagna contro tecnologie genetiche e brevetti.
Due terzi delle colture OGM approvate negli USA contengono il gene virale finora non identificato e, anche se le autorità di regolamentazione hanno informazioni insufficienti per determinare se è sicuro o meno per il consumo umano, l’EFSA ha optato per una revisione retrospettiva piuttosto che un divieto.
L’esistenza del Gene virale VI è stato rivelato in uno studio redatto da personale dell’EFSA e pubblicato nella rivista GM crops and Food. Il gene è in molte colture geneticamente modificate ampiamente coltivate, tra cui la soia Monsanto MON810 RR, il mais NK603 e altre colture importate nell’Unione europea per l’alimentazione umana e animale.
La scoperta solleva due problemi rilevanti:
1) le valutazioni di sicurezza per alimenti e mangimi OGM non hanno rilevato la presenza del gene in precedenza, nonostante le assicurazioni che la tecnologia sia prevedibile e le colture siano sicure.
2) La sequenza genetica stessa potrebbe influenzare il modo in cui le piante funzionino, creando potenzialmente allergeni imprevisti o tossine e influenzare le difese naturali delle piante contro le malattie.
I ricercatori hanno scoperto il gene VI in 54 delle 86 colture OGM attualmente approvate negli Stati Uniti. Esso è collegato al virus mosaico del cavolfiore gene promotore utilizzato in molti dei tratti GM già in piante da coltura, ma il gene può influenzare altri aspetti delle prestazioni genetiche della pianta con sconosciute conseguenze indesiderate. Gli scienziati sono preoccupati del gene che potrebbe disturbare le normali funzioni delle piante coltivate.
I ricercatori hanno già individuato tre potenziali meccanismi che potrebbero alterare le funzioni della pianta:
1)La sequenza genica potrebbe rendere le piante più sensibili ad alcuni agenti patogeni e meno per altri. Ciò potrebbe avere un grave impatto sulla salute delle colture.
2)L’interferenza con l’RNA messaggero, che passa le informazioni dal DNA della pianta alla struttura che costruisce le proteine. Questo significa che la sequenza potrebbe indurre le piante a produrre nuove proteine con effetti sconosciuti sulla pianta, la salute umana o animale.
3)”Silenziamento” genico, che potrebbe portare geni che sono normalmente attivi “spegnersi”, il che potrebbe a sua volta interferire con le difese della pianta.
Il Gene VI è stato testato contro le tossine e allergeni conosciuti, ma a tali valutazioni mancheranno nuove proteine e/o tossine che potrebbero essere prodotte dal gene nelle piante. È impossibile determinare se queste sono presenti o nocive senza ulteriore studio.
Commentando Pete Riley di GM Freeze ha detto:
“La scoperta di questo gene precedentemente identificato in colture OGM solleva serie preoccupazioni circa la sicurezza di alimenti e mangimi geneticamente modificati. Essa mina totalmente la tesi che sostiene che la tecnologia OGM è sicura, precisa e prevedibile.
“L’esistenza stessa del Gene VI è stata dimenticata per molti anni, quindi non sappiamo quali implicazioni potrebbe avere. E’ impossibile dire se questo ha già portato a danni alla salute umana o animale, e dal momento che non vi è ancora alcuna etichettatura OGM in luoghi come gli Stati Uniti, dove gli OGM sono più comuni nella dieta, non esistono studi epidemiologici in merito. Possibili effetti nocivi di OGM potrebbero essere facilmente persi nel pantano generale di disturbi con cui veterinari e medici hanno a che fare quotidianamente, specialmente e ci potrebbero volere molti anni per stabilirne il collegamento con gli OGM.
“Questo è un chiaro avvertimento che gli OGM non sono sufficientemente conosciuti per essere considerati sicuri. L’EFSA non può continuare a prendere rischi con la salute pubblica. L’autorizzazione per queste colture deve essere sospesa immediatamente e devono essere ritirati dalla vendita, fino a quando una recensione completa ed estesa della loro sicurezza è stata effettuata”.
Per conoscere tutti i danni causati da semi e cibi transgenici, quali sono le alternative e le possibili vie d’uscita, scaricate l’eBook gratuito “DOSSIER OGM: Pericoli e danni causati da semi e cibi transgenici” Cliccando qui
CAMPAGNE CONTRO GLI OGM
DELL’ASSOCIAZIONE SUM E LAVIADIUSCITA.NET
Laviadiuscita.net é un’iniziativa dell’Associazione SUM. Essa si batte contro gli OGM da quando sono nati. Abbiamo ideato e promosso i più importanti Convegni Internazionali in Italia e all’estero per diffondere le giuste informazioni e denunciare la pericolosità degli OGM, che sono tra gli elementi più pericolosi della Terra, a livello di genocidio mondiale. L’ultimo Convegno avvenuto in Italia é stato quello fatto a Lecce il 20 Febbraio 2010, intitolato “PUGLIA LIBERA DA OGM”. E’ possibile vedere i video su YOU TUBE di questo nostro Convegno dove hanno partecipato i più grandi esperti mondiali, scienziati, ricercatori e contadini che hanno avvisato l’Umanità sulla estrema pericolosità degli OGM.
CONVEGNO
“PUGLIA LIBERA DA OGM”
L’inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi
per uno sviluppo rurale agroecologico a tutela dei diritti umani.
20 febbraio 2010
Castello Carlo V – Salone Maria d’Enghein – Lecce
L’Associazione S.U.M., in collaborazione con il Comune di Lecce, ha organizzato questo convegno nell’ambito della sua Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” ideata e promossa in seguito all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2009, del nuovo Regolamento Europeo 834/2007 che estende anche ai prodotti biologici la soglia di tolleranza dello 0,9% di OGM, senza obbligo di segnalarlo in etichetta, come già avviene da anni negli alimenti e mangimi convenzionali.
Il Convegno è stato un importante momento di informazione e di aggregazione delle forze anti-OGM: tra i relatori invitati erano infatti presenti ricercatori indipendenti di fama internazionale e studiosi che hanno presentato i risultati delle loro ricerche sugli OGM.
L’incontro è stato anche occasione per dare voce alla testimonianza diretta di chi ha già sperimentato i danni causati dalla coltivazione degli OGM in altre parti del mondo.
Alla Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” hanno già aderito, con delibera, più del 40% dei comuni pugliesi (258), vari enti e associazioni e migliaia di cittadini. L’Associazione SUM ha presentato queste adesioni alla Regione Puglia per testimoniare la volontà di avere una Puglia libera da OGM.
L’Associazione SUM continua a promuovere la Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM”, le delibere di adesione dei comuni sono in continuo aumento.
VIDEO DEL CONVEGNO
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 1
https://youtu.be/oVGp-TPbtJQ
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 2
https://youtu.be/cFqHSCB3Pi0
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 3
https://youtu.be/eLD4gtqFpYw
CONVEGNO PUGLIA LIBERA DA OGM
(Salento WebTv)
https://www.youtube.com/watch?v=SmZjJReB744
Per richiedere il DVD del CONVEGNO contattare:
Associazione S.U.M. – Stati (Popoli) Uniti del Mondo
Casella Postale n° 4 – 73024 MAGLIE (Le) – tel. 0836/484851
statiunitidelmondo@tin.it
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ATTENZIONE:
ENTRO QUEST’ANNO SARA’ PRESENTATO IL “PROGETTO COMUNE SANO” PER AVERE COMUNI LIBERI DA OGM E DA OGNI ALTRO TIPO DI INQUINAMENTO NOCIVO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE.
VAI ALLA PAGINA “SOS TERRA” PER LEGGERE LA BREVE PRESENTAZIONE DI QUESTO IMPORTANTE PROGETTO.
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https://www.gmfreeze.org/news-releases/212/