Rapporto choc della Dia: 9 città sono ostaggio della mafia nigeriana, la più feroce in Italia.
«La mafia straniera più feroce e strutturata in Italia». Rapporto choc della Direzione Investigativa Antimafia, nove grandi città italiane sono ostaggio della violenta mafia nigeriana…
SOLO IL VERO AMORE E LA SAGGEZZA POSSONO “SCIOGLIERE” TUTTE LE MAFIE E RISOLVERE ANCHE IL PROBLEMA PROFUGHI.
Detto ciò, per comprendere il contesto «socio-antropologico» in cui si muovevano i tre presunti killer nigeriani che hanno massacrato la povera Pamela Mastropietro, è opportuno fare un passo indietro. E analizzare la repentina mutazione genetica e il veloce consolidamento sul territorio nazionale di questi clan che la relazione 2016 della Dia (Direzione investigativa antimafia) definisce «la mafia straniera più feroce e strutturata in Italia».
L’ultimo rapporto dell’intelligence, già nell’introduzione, offre uno scenario inquietante: «Il radicamento nel nostro Paese di tale consorteria eemerso in diverse inchieste, che ne hanno evidenziato la natura mafiosa, peraltro confermata da sentenze di condanna passate in giudicato».
Il rapporto degli esperti spiega come l’organizzazione si sia gradualmente trasformata da «gregaria» a «dominante»: se infatti fino al 2010 (l’anno della tristemente nota rivolta di Rosarno) le bande nigeriane, per poter «lavorare», dovevano pagare il pizzo alle mafie autoctone (camorra, cosa nostra e ‘ndrangheta), da quel momento in poi assistiamo a un «progressivo affrancamento caratterizzato da un modus operandi connotato da inaudita violenza». Risultato: in regioni come Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Piemonte, Veneto i tre nuclei storici della mafia nigeriana (Aye Confraternite, Eiye e Black Axe) assumono un ruolo egemone, monopolizzando in importanti città (Torino, Verona, Bologna, Roma, Macerata, Napoli, Palermo, Bari, Caserta) i mercati dediti a prostituzione, spaccio di droga, traffico di armi, usura, racket delle scommesse, tratta dei migranti e perfino truffe on line.
Anche per tale ragione quella nigeriana è la comunità straniera presenta in Italia che commette più reati e registra il maggior numero di espulsioni.
Un tempo l’antica leadership si limitava solo al caporalato di stampo schiavistico. Poi il salto qualitativo. Tra le città ostaggio della mafia nigeriana c’è anche Macerata; qui Pamela Mastropietro ha incrociato i suoi carnefici nigeriani, qui Pamela è stata tagliata a pezzi con modalità tipiche della tradizione tribale nigeriana. È solo in questo senso che la mafia nigeriana c’entra con il delitto della 18enne romana.
«I tre nigeriani ora in carcere – spiega una fonte investigativa al Giornale – erano tutti e tre pusher affiliati certamente alle gang nigeriane che a Macerata controllano il business della prostituzione e dello spaccio di droga.
Questo non significa che la mafia nigeriana, in sé, sia coinvolta nell’omicidio della ragazza, ma semplicemente che tre suoi esponenti si siano macchiati di un delitto orribile».
E quel sezionare il corpo in maniera «scientifica»? «I riti voodoo non hanno attinenza con questo caso – spiega un inquirente – ma il modo con cui il cadavere di Pamela è stato fatto a pezzi rimanda a una tradizione tipicamente tribale propria della comunità nigeriana dove padroneggiare l’uso di mannaie e coltelli è pratica insegnata anche ai bambini».
Un’aggressività che «la mafia nigeriana esercita nella gestione dei suoi affari con efferate forme di militarizzazione».
Gli uomini restano sotto ricatto a vita. La loro attività primaria resta lo spaccio di droga. E se poi incontrano una ragazza fragile come Pamela, la invitano a casa. Per un festino. Mortale.
Fonte.
30 anni fà il Maestro di Vita e Amore Isha Babaji avvertì l’Umanità su ciò che sarebbe accaduto se non si fossero aiutati concretamente e direttamente i Popoli del Terzo Mondo, colonizzati, sfruttati e depredati dalle “ricche potenze occidentali”. Oggi si sta verificando esattamente ciò che Egli aveva detto, e questo è sotto gli occhi di tutti. Stiamo assistendo ad una vera e propria invasione da parte di popolazioni disperate, affamate, arrabbiate, che scappano dai loro Paesi distrutti da guerre, colonialismo, ruberie, fame, carestie.
Perchè accade questo?
Perchè non si è voluto aiutare questi Popoli nel modo Giusto, nel “modo” indicato dal Maestro Isha Babaji nella “Formula” da Lui ideata per risolvere i problemi del cosiddetto “Terzo Mondo”. Non aver ascoltato le Sue parole ci ha portati a questa situazione ormai insostenibile per noi “occidentali” e per “loro”, siamo tutti sull’orlo del collasso.
Se lo vogliamo, si può ancora fare qualcosa, ma occorre organizzarci attraverso i G.I.C. (Gruppi Isha di Consapevolezza) e agire tempestivamente mettendo in pratica le indicazioni del Maestro Isha Babaji.
Riportiamo qui sotto i video di ciò che il Maestro ha detto riguardo il “problema profughi” e il Progetto “Formula di Babaji” per risolvere direttamente, concretamente e definitivamente tutti i Problemi del cosiddetto “Terzo mondo”, agendo sulle Vere Cause di essi.
BABAJI il PADRE – COME RISOLVERE IL PROBLEMA PROFUGHI (HD VIDEO)
FORMULA DI BABAJI il PADRE – PRIMA PARTE (HD VIDEO)
FORMULA DI BABAJI il PADRE – SECONDA PARTE (HD VIDEO)
FORMULA BABAJI il PADRE – TERZA E ULTIMA PARTE (HD VIDEO)
INCONTRO CON ISHA BABAJI, il Padre
ROMA (HD VIDEO)
“Siamo tutti sulla stessa “Nave” chiamata “Terra”. O affondiamo tutti insieme a causa di azioni inconsapevoli e prive di Amore, oppure ci salviamo tutti insieme grazie alle azioni che agiscono sulle vere cause dei problemi.”
Isha Babaji
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