Il 17 Aprile scorso nei campi di Vivaro, Colloredo e Tomba di Mereto (PN), nel Friuli Venezia Giulia, l’imprenditore agricolo Fidenato – che già lo scorso anno aveva coltivato oltre 6000 mq di mais OGM – ha seminato di nuovo il mais OGM su un’estensione di 6500 mq, ignorando la sentenza del TAR del Lazio che il 9 aprile aveva bocciato il suo ricorso contro il Decreto Interministeriale che proibisce la semina del mais OGM MON810 e in aperta violazione della “Legge regionale 28 marzo 2014, n. 5 – Disposizioni urgenti in materia di OGM” che vieta per 12 mesi la semina di mais OGM e prevede precise sanzioni a chi non la rispetta…
Quanto accaduto è gravissimo, oltre che illegale! Un atto che lede la libertà, la volontà e la salute di tutti gli italiani che (sono la stragrande maggioranza!) non vogliono gli OGM e sferra un nuovo durissimo attentato alla nostra salute, alla biodiversità e al nostro patrimonio ambientale. Si tratta di una minaccia reale visto che la semina avvenuta lo scorso anno ha fatto registrare nelle zone circostanti una contaminazione, accertata e verificata, di oltre il 10%.
Il sig. Fidenato ha comunicato alla Regione Friuli Venezia Giulia l’avvenuta semina del mais OGM con raccomandata pervenuta il 7 maggio. Mentre scriviamo non ci risulta che la Regione abbia preso alcun tipo di provvedimento nei confronti del responsabile di tale reato. Regione e Governo, anziché intervenire a tutela dei cittadini e dell’ambiente, facendo rispettare le leggi esistenti, regionali e nazionali, che vietano la semina di mais OGM, si stanno palleggiando “la patata bollente”: dalla Regione al Ministero delle Politiche Agricole che a sua volta ne ha relazionato al Parlamento…e poi? Non se ne sa nulla, non ci sono altre notizie… intanto il Mais OGM cresce indisturbato nei campi friulani. Si sta ripetendo esattamente quanto è accaduto l’anno scorso quando questo “palleggio” di responsabilità ha portato al risultato che il mais ha avuto tutto il tempo di fiorire, contaminare i campi circostanti, produrre pannocchie che sono state liberamente raccolte e immesse nell’ambiente, senza incontrare alcuno STOP da parte di NESSUNO!!!
L’azione dell’imprenditore agricolo friulano è molto grave, ma ancor più grave e preoccupante è il comportamento delle istituzioni che non intervengono per far rispettare la legge.
Albert Einstein diceva: “Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
La maggioranza degli italiani si dichiara contraria agli OGM, almeno a parole, ma cosa sta facendo di realmente concreto per fermarli? Se ne parla, si organizzano incontri, conferenze, “tavoli scientifici”, anche manifestazioni ma, di fatto, sono pochissime le persone che agiscono concretamente. Di fronte al gesto arrogante di una persona che infrange la legge e mette a repentaglio la salute di tutti, la “maggioranza”, che siamo noi italiani contrari agli OGM, cosa fa? Sta solo a guardare?
E’ arrivato il momento di fare una scelta, assumersene la responsabilità ed agire di conseguenza, con coerenza e onestà. Chi è “contro” gli OGM deve agire ORA. Non possiamo più stare a guardare, altrimenti saremo anche noi responsabili delle conseguenze che ne deriveranno.
Non ci possono più essere dubbi. Gli studi e le prove scientifiche dei gravissimi danni causati da semi e cibi transgenici (OGM) ci sono (cliccando qui trovate una serie di articoli sull’argomento, mentre cliccando qui potete scaricare un eBook gratuito dal titolo “DOSSIER OGM: Pericoli e danni causati da semi e cibi transgenici”).
Ed anche le soluzioni ci sono, soluzioni concrete come l’iniziativa “REGIONI LIBERE DA OGM” che in Puglia ha già visto l’adesione di quasi il 50% dei 258 comuni di questa regione.
Perché non unirsi ed agire tutti insieme, partendo dai nostri comuni, Vivaro in primis, per fermare gli OGM facendo valere la nostra sacrosanta e legittima volontà nonché il diritto alla difesa dell’ambiente e della nostra salute? Se ci uniamo e andiamo nella stessa direzione, possiamo farcela! Ma c’è bisogno del sostegno e della partecipazione di tutti coloro che sono veramente contrari agli OGM e hanno a cuore il bene e la salute di tutti.
Chi vuole promuovere la campagna “REGIONI LIBERE DA OGM” nel proprio e in altri comuni e vuole dare la sua disponibilità per altre eventuali importanti azioni per “fermare gli OGM” può contattare direttamente l’Associazione SUM telefonando al numero 0836/484851 o inviando una mail a statiunitidelmondo@tin.it.
Fate girare questo articolo affinché possa raggiungere il maggior numero possibile di persone! Grazie!
www.laviadiuscita.net
Paolo
https://www.tzetze.it/redazione/2014/06/la_battaglia_della_deputata_5_stelle/index.html