Le immagini satellitari analizzate nel mese di luglio dall’agenzia spaziale americana NASA – che probabilmente molti di voi avranno visto circolare in rete negli ultimi giorni – non lasciano dubbi: l’immensa calotta di ghiaccio che ricopre la Groenlandia si sta sciogliendo a ritmi mai visti…
Nell’isola si stanno registrando temperature elevate ben oltre la media stagionale, avanti di questo passo i ricercatori prevedono che entro la fine dell’estate il 50% della superficie di ghiaccio andrà persa, con ipotizzabili conseguenze anche sull’innalzamento del livello del mare.
C’è da dire comunque che ogni anno, da giugno ad agosto, lo scioglimento rappresenta un fenomeno naturale. Ad altitudini elevate, la maggior parte dell’acqua di fusione tende a ricongelarsi rapidamente in loco. Nei pressi della costa, il procedimento è diverso: l’acqua di fusione in parte viene trattenuta dalla coltre di ghiaccio, in parte si perde verso l’oceano.
L’anomalia riscontrata dalla NASA è proprio nell’aumento improvviso di “ghiaccio fuso” dissolto in acque oceaniche. Secondo i dati satellitari, si stima che il 97 per cento della superficie della calotta di ghiaccio si sia sciolta ad un certo punto a metà luglio. Per la precisione tra il giorno 8 e il giorno 12, in soli cinque giorni. Numeri da bollino rosso!
Un segnale che il clima, anche nell’area artica, sta cambiando, si sta facendo decisamente più caldo, e con una velocità superiore rispetto alle stime degli scienziati.
Gli effetti sono solo in parte prevedibili, per esempio possiamo immaginare che a causa di questo accadimento il livello delle acque nel mondo si innalzerà ben più dei 3 millimetri registrati ogni anno. Wwf Italia lancia l’allarme: urge intervenire per tagliare significativamente le emissioni di gas che modificano la composizione chimica dell’atmosfera e alimentano l’effetto serra naturale.
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Fonti: https://www.tuttogreen.it/i-ghiacci-della-groenlandia-a-luglio-si-sono-sciolti-a-ritmo-record/
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