A CAUSA DELLA DISTRUZIONE DELLA FASCIA DI OZONO, L’ITALIA E IL MONDO SONO IN FIAMME
Roghi di vaste dimensioni in cinque paesi del Vecchio Continente, tra cui l’Italia. Ma le fiamme hanno raggiunto anche il Canada, costringendo le autorità a dichiarare lo stato di emergenza nella zona della Columbia Britannica, per non parlare della California che anche quast’anno è in preda alle fiamme. Il mondo è in fiamme ma pochi ci mettono al corrente su una delle gravissime cause che ha generato questa situazione “infernale”…
L’Europa brucia in questo inizio estate 2017. Si sono sviluppati incendi di vasta portata in diverse zone boschive del Vecchio continente. Non soltanto l’Italia, anche Francia, Portogallo, Spagna, Croazia e Montenegro sono alle prese con i roghi e con un’emergenza che non accenna a rientrare. Ma la situazione non migliora neppure oltreoceano: in Canada, nella zona della Columbia britannica, circa 40mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni a causa delle fiamme.
I Paesi colpiti
Sono almeno cinque i Paesi devastati dalla potenza dei roghi. Oltre all’Italia, dove il fuoco sta colpendo diverse zone specialmente nel Centro-Sud, anche Francia, Portogallo, Croazia e Montenegro sono in pieno allarme incendi. Nella regione Atlantica sono circa 1400 i vigili del fuoco impegnati, insieme ai mezzi aerei, nel tentativo di spegnare tre nuovi grandi incendi in Portogallo, dove lo scorso giugno i roghi hanno causato la morte di 64 persone nella zona centrale del paese.
Francia: devastati 100 ettari vicino Nizza
Resta alta l’allerta a Castagniers, 16 km a nord di Nizza, dove un grosso incendio ha devastato la zona provocando la rovina di circa 100 ettari di terreno. Per sedare le fiamme i pompieri francesi hanno dovuto lavorare tutta la notte tra il 17 e il 18 luglio, riuscendo a spegnere il fuoco solo alle prime luci dell’alba. Si è trattato del più grave incendio nella zona dal 2003, episodio per il quale è stata necessaria la mobilitazione di 450 pompieri e 3 Canadair. Sempre il 17 luglio, 200 ettari di macchia mediterranea sono andati in fumo a Bonifacio, nella Corsica meridionale. Sempre sull’isola si sono inoltre verificati roghi nelle località di Santa Reparata di Balagna e Lucciana.
La situazione in Croazia
Sembrerebbe invece essere diminuito il livello di allarme in Dalmazia, nell’aria vicino Spalato, dove un incendio durato due giorni ha devastato larghe parti del territorio. Proprio il 17 luglio i quartieri periferici a est della città croata erano quasi stati raggiunti dalle fiamme provenienti dai boschi circostanti, alimentate dalla forte bora. Il rogo ha causato la distruzione di alcune automobili coinvolgendo anche la discarica per i rifiuti nel quartiere di Karepovac. La lingua di fuoco, lunga 15 chilometri, ha interessato una lunga fascia di terra che da Spalato arriva fino alla cittadina di Almissa. Circa ottanta persone, tra cui molti vigili del fuoco, si sono rivolti al pronto soccorso per la cura di alcune ferite lievi. Molto più gravi, invece, i danni alla vegetazione per cui si stima una distruzione di 4500 ettari tra zone boschive e macchia mediterranea. Secondo fonti giornalistiche nei villaggi che sovrastano il capoluogo della Dalmazia le fiamme hanno distrutto una decina di case.
Il caso canadese
Non è migliore rispetto all’Europa la situazione oltreoceano dove i maggiori danni, finora, si sono registrati in Canada. Nella zona della Columbia Britannica le autorità hanno dichiarato lo stato d’emergenza e circa 40mila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, messe in pericolo da oltre 160 incendi esplosi nella zona. L’allarme più importante è quello registrato nella città di Williams Lake dove è stato emanato un ordine di evacuazione generale della popolazione cittadina e delle aree circostanti, obbligando circa 16mila persone a lasciare le proprie abitazioni.
La California
SANTA MARIA (CALIFORNIA) – Dal nord al sud, la California brucia. Alimentate da forti venti e da temperature elevate e clima secco, le fiamme stanno divorando boschi e campi e minacciano centinaia di abitazioni oltre a un campo estivo e vari campeggi in riva al lago, avanzando sui due lati della Highway 154, nei pressi di Santa Maria, città con circa 100.000 abitanti. L’incendio, nato da un focolaio che ha iniziato a propagarsi ieri pomeriggio nella contea di Santa Barbara, è ora “completamente fuori controllo”, come ha spiegato il capo locale dei vigili del fuoco, Dave Zaniboni. Circa 300 abitazioni sono state evacuate anche nel nord della California, nella contea di Butte, secondo la Cnn. Vasti fronti di fuoco, infine si registrano da ieri anche nel nord del Colorado e nel Montana.
L’Italia e il mondo sono in fiamme anche e soprattutto a causa dell’ assottigliamento della fascia di ozono che circonda la terra, e questo in pochi lo dicono. Questo “assottigliamento” ha causato un aumento dei nocivi raggi UVB e UVC di oltre il 1400%. La situazione è gravissima!!! Per approfondire questo argomento leggete l’importante articolo che trovate al link qui sotto:
I cancerogeni, mortali raggi UVB e UVC
stanno bruciando il pianeta.
Fonti: Sky Tg24 e Ansa.it.
www.laviadiuscita.net