Come ben sappiamo, ormai, i casi falliti dalla terapia chemioterapica e radioterapica sono sempre maggiori e il cancro rimane sempre la malattia responsabile di molte morti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ritenuto, quindi classificato la chemioterapia come agente cancerogeno. Il trattamento standard, che viene eseguito per curare il cancro e che dovrebbe distruggere le cellule tumorali, in realtà ha effetti collaterali dannosi poiché la sua base è su agenti genotossici…
Il trattamento chemioterapico, distrugge il DNA di tutte le cellule che si dividono velocemente. Le cellule cancerogene si dividono rapidamente, ma purtroppo avviene anche che le cellule del sistema immunitario si dividono altrettanto rapidamente, di conseguenza si può dedurre che la chemioterapia distrugge anche l’unica cosa che può salvarci la vita.
Uno dei farmaci che viene utilizzato per il trattamento di alcuni tipi di cancro al seno è il tamoxifene, peccato che la sua somministrazione provoca anche il cancro all’endometrio e al fegato… Il farmaco in questione, associato alla chemioterapia, rende difficoltosa la resistenza dei batteri patogeni agli antibiotici.
Siamo disposti davvero a sottoporci a questi trattamenti? E con quali rischi?
Una ricerca effettuata dall’OMS in associazione con l’American Cancer Society, ha quantificato che il beneficio della chemioterapia equivale appena al 2,2% e i rischi sono di gran lunga maggiori rispetto ai reali benefici. Oltretutto, la chemioterapia non distruggerà mai il 100% delle cellule cancerogene, ma nel quadro più positivo, potrà eliminarne dal 60 all’80%, il nostro sistema immunitario dovrà fare il restante lavoro.
Allora, perchè per tutto questo tempo si è usata la cura della chemioterapia? Perchè non si sono trovate altre cure o altre soluzioni possibili?
Ovviamente la risposta la conosciamo tutti, troppi interessi economici da parte delle Lobby Farmaceutiche.
Per il Dio denaro non si guarda in faccia a nessuno e noi ci ritroviamo a farne le spese, con questo ed altro, (vedi vari vaccini, esprimenti di cui siamo all’ oscuro, ecc..), trattatati come cavie per far arricchire quella che si può definire una vera e propria Corporation!
Ma torniamo al resoconto di questo articolo, anche la radioterapia, come la chemioterapia ha effetti negativi, soprattutto nel trattamento del cancro al seno, in questo caso, il seno sottoposto a radiazioni ha più probabilità di sviluppare cancro ai polmoni.
E’ stato dimostrato che la radioterapia aumenta fino a 30 volte la sopravvivenza, ma anche la capacità di auto-rinnovo delle cellule del carcinoma mammario, per quanto, mentre inizialmente la radioterapia può far regredire il tumore, in realtà poi una sottopopolazione di cellule resistenti alle radiazioni diviene aggressiva e provoca maggiore malignità. Così succede anche per la chemioterapia o per le radiazioni a basso dosaggio. Sottoporsi ad esami come la (mammografia) per diagnosticare tumori al seno, con molta probabilità potrebbe essere la causa dello sviluppo dei tumori.
Il cancro è una malattia di cui non ci ammaliamo per caso, ma è un programma di sopravvivenza, nel quale la cellula tumorale è in grado, grazie alla sua sopravvivenza evolutiva e genetica, di sopravvivere a condizioni difficili, quali l’esposizione ad agenti chimici, la scarsità di ossigeno e il ph acido del corpo.
La somministrazione di agenti chemioterapici tossici può uccidere la cellula più debole e creare le condizioni affinché possano evolversi le cellule tumorali maligne. Non è la forma “aggressiva” del cancro a provocare la morte dei pazienti, come vorrebbero farci credere, ma gli stessi trattamenti![…]
Fonti per approfondire:
– https://www.rqi.me/chemioterapia-cancerogena-oms-conferma/
– https://informarexresistere.fr/curo-oltre-1000-pazienti-dal-cancro-poi-qualcuno-fece-distruggere-quella-macchina/
– https://www.comemigliorare.com/chemioterapia-e-cancro-la-malattia-e-nella-cura/
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