Prima Guerra Globale: c’è una bomba nucleare anche per te

Putin afferma di sperare che non vi sia bisogno di usare la bomba atomica contro l’ISIS[1], ed è ovvio che questo bisogno non c’è, anzi non ha proprio senso ipotizzarlo. Ma allora cosa dice Putin? Putin sostiene (sia vero o meno) di essere pronto a usare l’opzione nucleare, ma se non contro ISIS contro chi?…

 

Uscendo fuori dalla gabbia di balle mediatiche in Siria sta avvenendo uno scontro fra USA, i suoi burattini/alleati NATO e monarchi del petrolio da un lato e dall’altro Russia, Siria e rispettivi amici, Cina in particolare, seppur solo di sfondo al momento. ISIS è uno strumento nelle mani di USA, Turchia e PetroTirannie. Tutto il resto è fuffa. Se non vi fosse chiaro potete leggere, ad esempio, questo raccontino su ISIS il nemico perfetto[2] dove provo a spiegarlo in modo semplice, comunque gli USA lo ammettono spudoratamente[3].
 
Fra simili forze in campo, in caso di conflitto aperto l’escalation nucleare è inevitabile. Quale sorte toccherebbe al nostro paese? Per rispondere userò una cartina degli obbiettivi nucleari in Italia che posto sotto, ma inizio riportando l’articolo 11 della costituzione (gentilmente offertaci dagli USA), sottolineando la parte che più ci interessa:

 

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

C’è da chiarire subito che quella che si attua partecipando alla NATO (e non solo alla NATO), non è una “limitazione di sovranità necessaria”, ma una totale cessione, in particolare il “nostro” governo abdica a difendere la sopravvivenza stessa del popolo italiano, in caso di conflitto nucleare, a vantaggio di una potenza occupante.
 
In caso di guerra fra NATO e altri schieramenti che includono la Russia o la Cina, a meno di una vittoria dovuta a cedimenti interni di una delle due parti o dovuta a nuove mirabolanti tecnologie è semplicemente impensabile che vi sia una resa prima che uno o entrambi gli schieramenti ricorrano all’uso di armi di distruzione di massa, al limite si può sperare che aspettino ad usarle finché i rapporti di forze non diventano troppo asimmetrici, ma la realtà è che in caso di conflitto i contendenti saranno tentatissimi di usere tutto e subito spinti dal terrore che “l’altro” lo faccia per primo.
 
Partendo da questo presupposto non vi è la minima possibilità che l’utilizzo sia “tattico” e limitato a poche testate visto che, nella migliore delle ipotesi, il colpito reagirebbe almeno alla pari, e nessuno è così stupido da giocare una partita a ping pong nucleare, si cercherà di vincere con un solo scambio, come impone la dottrina del “Primo Colpo Nucleare”[4].
 
Colpire primi con tutto quello che si ha, sperando di sopravvivere al contrattacco, o meglio ancora di non riceverlo! Ad esempio nell’URSS durante la guerra fredda si ipotizzava che attaccando massicciamente i paesi europei per primi, ma non attaccando gli USA direttamente[5], forse gli USA non avrebbero reagito. Pensateci, gli USA dopo la distruzione dell’Europa avrebbero dovuto contrattaccare e quindi venire distrutti, per cosa? Farsi radere al suolo, radere al suolo il nemico e morire tutti “invitti”? Proprio per togliere questa speranza all’ URSS il fronte europeo veniva tenuto quasi indifeso, rispetto alle forze contrapposte del patto di Varsavia, questo per far capire chiaramente che non si intendeva in caso di attacco URSS portare avanti la guerra in modo convenzionale, come a dire “se tu mi attacchi non provo nemmeno a difendermi convenzionalmente perchè non posso, e tu lo sai, quindi vado giù di bombe.” Per informazioni tecniche su quanto affermo consiglio la lettura di questa interessantissima discussione[6]. Mi chiedo quale garanzia offrissero gli USA a supporto di una simile condotta.
 
Dopo queste brevi premesse proverò a descrivere quale sorte toccherebbe all’Italia in un simile conflitto, per farlo mi appoggerò ad una simulazione del 1983, lo scopo non vuole essere ipotizzare scenari attuali o realistici, ma mettere il lettore di fronte alla dura realtà che comporta ospitare le testate nucleari di una potenza occupante in casa nostra.
 
Nella mappa sono riportati gli obbiettivi iniziali di una guerra nucleare limitata alla sola Europa come ipotizzati nella simulazione che include solo obbiettivi militari. Se abitate in una grossa città o vicino ad un centro industriale, non vi sentite trascurati, probabilmente c’è una bomba anche per voi, ma la simulazione non la considera, lo scopo dello studio era valutare “nella più piccola guerra possibile” cosa sarebbe stato della popolazione, risultato? Guardate la mappa e traete le vostre conclusioni.

 
 

 

Riporto solo i bersagli italiani ipotizzati nel 1983, per lo studio completo leggete questo articolo che riporta i paremetri e risultati della simulazione dell’ Unione Scienziati per il Disarmo su un conflitto nucleare limitato all’ Europa[7].
 
L’asterisco indica un cluster di tre “colpi” (un’esplosione rossa sulla mappa), per essere sicuri del risultato. Alcune delle basi indicate sono ora chiuse (Comiso ad esempio), altre, nuove, non sono riportate. Il valore medio ipotizzato nello studio è di 150kt per testata ma devo dire che attualmente i missili sono più precisi e affidabili, quindi probabilmente ne verrebbero usati di meno e con testate meno potenti.
 
Obbiettivi di attacchi nucleari in Italia:
 
Basi missilistiche: Comiso*.
 
Centri di comando: Affi*, Aviano 1*, Decimomannu, Gaeta*, Grezzana, Martinafranca, Montecavo, Montevenda, Napoli*, Palombara, S. Vito dei Normanni.
 
Depositi nucleari: Aviano 2, Ghedi*, Longare*.
 
Aeroporti: Cameri, Gioia del Colle, Grazzanise, Grosseto, Istrana, Piacenza (S. Dam)*, Rimini*, Sigonella*, Trapani, Villafranca*.
 
Basi navali: Augusta, La Maddalena, La Spezia, Taranto, Tavolara.
 
Centri di comunicazione: Andora, Bagnoli, Coltano, Concordia Sag., Crotone, Giugliano in Campania, Jacotenente, Marsala, Monte Sinauz, Mortara, Otranto, Pescara, Poggio Ballone, Poggio Renatico, Potenza Picena, Siracusa, Verona, Vicenza*.
 
Insomma, come vedete l’Italia sarebbe destinata all’annientamento, anche nel caso che non volesse prendere parte alle ostilità, la semplice presenza di armi nucleari USA sul nostro territorio ci rende un obbiettivo obbligato per i nemici degli USA!
 
Al momento in Europa si stimano nell’ambito della “condivisione nucleare”[8] circa 480 testate USA, 300 per “uso proprio” statunitense con vettori F15 ed F16, e 180 a disposzione degli alleati, fra i quali Germania e Italia. In Italia sono stoccate circa 90 bombe nucleari b61-3/4/10 in fase di aggiornamento al modello 12 con potenze da 0.3kt a 170kt (per intenderci la bomba di Hiroshima era da circa 15kt) così ripartite: 40 bombe su una capacità complessiva di 44 a Ghedi Torre, 50 ad Aviano su una capacità complessiva di 72 e altri due possibili siti sono Comiso e Rimini.(dati ipotetici al 2005)[9]  
Faccio notare che, almeno ufficialmente, in Italia non vi è la possibilità di effettuare un attacco nucleare verso la Russia o, manco a dirlo verso, la Cina, quindi se fossimo attaccati da missili strategici noi non potremmo reagire in rappresaglia, ma dovrebbero farlo gli USA la Francia o gli Uk per noi…per poi essere annientati per amore dell’ Italia. Come deterrente non sono una gran ché contro chi ha la triade nucleare[10] e sta a più di 2000km da noi.
 
Con le “nostre” bombe potremmo attaccare, ad esempio, la repubblica Ceca, quella Slovacca o l’Ungheria nostri obbiettivi designati durante la guerra fredda, ma ora mi sembra evidente che l’utilità pratica per il popolo italiano di avere queste armi sul nostro suolo è zero.
 
Ma analizziamo l’effetto politico di quelle bombe: sono bombe USA, quindi se mai saranno usate saranno usate contro i nemici degli USA, questo comporta che se una nazione nucleare teme gli USA automaticamente ci inquadra nel suo mirino, noi non saremmo in grado di difenderci, e quindi dovremmo correre a farci proteggere…dagli USA! Inoltre chiunque volesse attaccare gli USA, mettiamo la Russia nello specifico, dovrebbe spalmare un po’ di missili in giro su tutti gli amici nucleari degli USA proprio nel tentativo di distruggere quelle bombe. In breve quelle bombe sono uno strumento di occupazione e soggiogazione politica.
 
Qualunque governo sovrano lo capirebbe all’istante, per questo e altri interessi, non nostri, in Italia non ci è permesso darci un governo nostro, al più possiamo scegliere il colore del burattino, ultimamente nemmeno quello.
 
Tiziano De Simone
 
Link e Riferimenti del post:
 
[1]https://www.wallstreetitalia.com/bomba-atomica-putin-spera-non-ce-ne-sia-bisogno-contro-lisis/
 
[2]ISIS il nemico perfetto
 
[3]https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/30/isis-chi-lo-finanzia-americani-e-alleati-naturalmente/1733028/
 
[4]“Primo Colpo Nucleare”
 
[5] nell’URSS durante la guerra fredda si ipotizzava che attaccando massicciamente i paesi europei per primi, ma non attaccando gli USA direttamente
 
[6] Per informazioni tecniche su quanto affermo consiglio la lettura di questa interessantissima discussione
 
[7]paremetri e risultati della simulazione dell’ Unione Scienziati per il Disarmo su un conflitto nucleare limitato all’ Europa.
 
[8]“condivisione nucleare”
 
[9]https://www.nrdc.org/nuclear/euro/euro.pdf
 
[10] triade nucleare
 
Fonte articolo: Prima Guerra Globale, c’è una bomba nucleare anche per te.

 
 

www.laviadiuscita.net

 
 

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  1. Albert

    Complimenti per l’articolo, questo periodo mi ha fatto pensare diverse cose, e vorrei chiederti se puoi rispondermi nel caso di un attacco verso i punti strategici in Italia secondo te, sempre se tutto non capita all’improvviso, quale sarebbe l’atteggiamento di pre crisi del governo italiano? Ci deve pur essere un segnale
    anomalo da parte delle istituzioni che faccia sospettare il peggio, sapresti rispondermi? Grazie.

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