di Maurizio Torrealta e Alessandro Rampietti
Secondo l’accusa del veterano J. Brown, durante la prima Guerra del Golfo, una piccola bomba nucleare di cinque kilotoni sarebbe stata fatta esplodere tra la città irachena di Basra (Bassora) ed il confine con l’Iran. Se così fosse stato, si sarebbe trattato della terza bomba nucleare usata durante un conflitto, dopo quella di Hiroshima e di Nagasaki. In questo video-intervista ci sono prove schiaccianti che fanno pensare che ciò che è stato denunciato dal veterano di Guerra J. Brown, supportato da testimoni, analisi di laboratorio, documentazione del “Seismological Internationa Center”, aumento vertiginoso di tumori nella zona dell’esplosione, ecc., sia realmente accaduto. Se così fosse, ci troveremmo di fronte all’ennesimo crimine americano contro l’Umanità. Allora dovremmo veramente chiederci: “Chi sono i veri terroristi”?…
Nell’inchiesta di Maurizio Torrealta riportata su Pandora tv (https://www.pandoratv.it/), un veterano americano che ha partecipato a “Dersert Storm” accusa l’Amministrazione americana di aver utilizzato una piccola bomba nucleare a penetrazione di 5 chilotoni di potenza nella zona tra la città irachena di Basra ed il confine con l’ Iran. Per controllare queste dichiarazioni Rainews24 ha cercato di verificare se durante la prima guerra del Golfo era stato registrato un evento sismico pari a 5 chilotoni. Consultando l’archivio “on line” del “Seismological Internationa Center” ha trovato che proprio nella zona descritta dal veterano, era stato registrato un evento sismico di potenza corrispondente a 5 chilotoni, l’ ultimo giorno del conflitto.
Anche se non è una prova dirimente e definitiva – potrebbe infatti anche trattarsi di una coincidenza- la redazione ha deciso di trasmettere questa intervista perché la situazione sanitaria a Basra ha raggiunto livelli di pericolosità davvero critici: i decessi annuali per tumore, secondo il responsabile del reparto oncologico dell’ ospedale di Basra, Dott Jawad Al Ali, sono aumentati da 32 nel 1989 (prima della guerra del Golfo) a più di 600 nel 2002.
(Fonte: https://www.pandoratv.it/?p=7179)
di Maurizio Torrealta e Alessandro Rampietti
Secondo l’accusa del veterano J. Brown, durante la prima Guerra del Golfo, una piccola bomba nucleare di cinque kilotoni sarebbe stata fatta esplodere tra la città irachena di Basra (Bassora) ed il confine con l’Iran. Se così fosse stato, si sarebbe trattato della terza bomba nucleare usata durante un conflitto, dopo quella di Hiroshima e di Nagasaki. In questo video-intervista ci sono prove schiaccianti che fanno pensare che ciò che è stato denunciato dal veterano di Guerra J. Brown, supportato da testimoni, analisi di laboratorio, documentazione del “Seismological Internationa Center”, aumento vertiginoso di tumori nella zona dell’esplosione, ecc., sia realmente accaduto. Se così fosse, ci troveremmo di fronte all’ennesimo crimine americano contro l’Umanità. Allora dovremmo veramente chiederci: “Chi sono i veri terroristi”?…
Nell’inchiesta di Maurizio Torrealta riportata su Pandora tv (https://www.pandoratv.it/), un veterano americano che ha partecipato a “Dersert Storm” accusa l’Amministrazione americana di aver utilizzato una piccola bomba nucleare a penetrazione di 5 chilotoni di potenza nella zona tra la città irachena di Basra ed il confine con l’ Iran. Per controllare queste dichiarazioni Rainews24 ha cercato di verificare se durante la prima guerra del Golfo era stato registrato un evento sismico pari a 5 chilotoni. Consultando l’archivio “on line” del “Seismological Internationa Center” ha trovato che proprio nella zona descritta dal veterano, era stato registrato un evento sismico di potenza corrispondente a 5 chilotoni, l’ ultimo giorno del conflitto.
Anche se non è una prova dirimente e definitiva – potrebbe infatti anche trattarsi di una coincidenza- la redazione ha deciso di trasmettere questa intervista perché la situazione sanitaria a Basra ha raggiunto livelli di pericolosità davvero critici: i decessi annuali per tumore, secondo il responsabile del reparto oncologico dell’ ospedale di Basra, Dott Jawad Al Ali, sono aumentati da 32 nel 1989 (prima della guerra del Golfo) a più di 600 nel 2002.
(Fonte: https://www.pandoratv.it/?p=7179)
Anche se non è una prova dirimente e definitiva – potrebbe infatti anche trattarsi di una coincidenza- la redazione ha deciso di trasmettere questa intervista perché la situazione sanitaria a Basra ha raggiunto livelli di pericolosità davvero critici: i decessi annuali per tumore, secondo il responsabile del reparto oncologico dell’ ospedale di Basra, Dott Jawad Al Ali, sono aumentati da 32 nel 1989 (prima della guerra del Golfo) a più di 600 nel 2002.
(Fonte: https://www.pandoratv.it/?p=7179)
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