La farsa del decreto contro il mais Ogm e i motivi (ufficiosi) per cui non viene applicato

di Maria Ferdinanda Piva,
 
E’ un’autentica farsa. Il famoso mais Ogm Mon 810 seminato in primavera Friuli (e pare anche altrove) è ancora lì. Cresce sui campi di Giorgio Fidenato anche se due settimane fa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto intrministeriale che vieta la coltivazione del Mon 810 in Italia…

 

“Spiegazioni ufficiali della mancata applicazione: zero. Spiegazione ufficiosa: il decreto è inapplicabile. O almeno, è ritenuto inapplicabile ai campi di Fidenato, cioè al caso ne aveva suscitato la promulgazione.
 
Se è così, ci sono due possibilità. O i ministri (e i relativi ministeri) non sono in grado di redigere bene un decreto, oppure l’hanno fatto apposta. Hanno fatto credere di essere contrari al mais Ogm (per accattivarsi un’opinione pubblica contrarissima agli Ogm) ma in realtà, con piena consapevolezza, hanno solo fatto finta di vietarlo.
 
Lieta di ospitare la loro versione dei fatti nei commenti, se vorranno farlo. Lietissima – poi – se mi smentiranno su tutta la linea dando l’ordine di distruggere il mais transgenico. Ma pare che il vento tiri nell’opposta direzione.
 
Su questa faccenda – che pure non è propriamente secondaria – c’è un’unica fonte in qualche modo ufficiale: la pagina Facebook dell’onorevole Adriano Zaccagnini, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, eletto nel Movimento Cinque Stelle e poi passato al gruppo misto.
 
A Facebook venerdì l’onorevole ha affidato un commento sulla faccenda del mais (purtroppo il link diretto è impossibile; trovate lo screenshot cliccando su questo link: LINK ). Zaccagnini scrive che “a seguito di varie ricerche e colloqui” gli risulta che il decreto contro il mais Mon 810 non venga applicato per tre motivi: l’onorevole li contesta ritenendoli infondati, e a me pare che abbia perfettamente ragione.
 
Il primo motivo è che il decreto non è retroattivo, o almeno non è ritenuto tale. E’ stato emanato quando il mais era già seminato. Effettivamente – e qui intervengo io – uno Stato galantuomo avrebbe varato il decreto prima della semina dato che era nell’aria non da mesi ma da anni. Ci sarebbe stato tutto il tempo di agire, meglio se invocando la clausola di salvaguardia, l’unico strumento giudicato utile dagli esperti e che il Parlamento ha chiesto invano al Governo di attuare. In ogni caso tuttavia, anche se la retroattività non è espressamente citata nel decreto, “vietare la coltivazione”, fino a prova contraria, significa che è vietato far crescere, innaffiare, accudire quel mais.
 
Inoltre – sempre a quel che scrive l’onorevole – il mais non viene distrutto per una secondo motivo: il decreto non dichiara il mais Mon 810 pericoloso per la salute umana (intervengo per dire che, volendo, lo si poteva benissimo aggiungere) ma dice “solo” che costituisce un rischio per l’ambiente e per la biodiversità.
 
E’ semplicemente fantastico il terzo motivo per cui il decreto – sempre secondo l’onorevole – non viene applicato: non c’è la certezza che Fidenato abbia seminato proprio mais Mon 810. Intervengo di nuovo io: Fidenato ha sempre detto e stradetto di aver seminato Mon 810; se è solo per quello, basterebbe un esame di laboratorio per fugare ogni dubbio.
 
Aggiungo una cosa. Il mais ormai è fiorito. Il vento trasporta il polline. Il polline del mais Ogm Mon 810 ha con ogni probabilità fecondato piante di mais convenzionale o addirittura biologico situate nelle vicinanze. E’ la contaminazione. L’inquinamento genetico, se preferite.
 
Infine l’onorevole Zaccagnini ha scritto su Facebook (LINK) che i ministri “non hanno promosso nè consentito” l’intervento del Corpo Forestale sui campi di mais Mon 810. Non dice da dove ha tratto queste gravissime informazioni, che comunque ha pubblicamente diffuso assumendosi le conseguenti responsabilità.
 
Ammesso e non concesso che l’onorevole abbia ragione, non consentire alla Forestale di intervenire sul mais Mon 810 significa – oltre a tutto il resto – prendere per il naso gli italiani. Scrivo “naso” perchè sono una signora: voi però, se lo ritenete, potete mentalmente sostituirlo con un altro vocabolo di quattro lettere.”
 
Prendiamo spunto dall’articolo di Maria Ferdinanda Piva per ricordare che è di vitale importanza fare qualcosa per fermare gli O.G.M. e tutti i gravi danni e rischi ad essi collegati. In Italia è già attiva un’importante iniziativa denominata REGIONI LIBERE DA O.G.M. che ha lo scopo di fermare ed eliminare concretamente il problema degli O.G.M.. Per conoscere i dettagli di questa iniziativa cliccate qui
 
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CAMPAGNE CONTRO GLI OGM
DELL’ASSOCIAZIONE SUM E LAVIADIUSCITA.NET

 

Laviadiuscita.net é un’iniziativa dell’Associazione SUM. Essa si batte contro gli OGM da quando sono nati. Abbiamo ideato e promosso i più importanti Convegni Internazionali in Italia e all’estero per diffondere le giuste informazioni e denunciare la pericolosità degli OGM, che sono tra gli elementi più pericolosi della Terra, a livello di genocidio mondiale. L’ultimo Convegno avvenuto in Italia é stato quello fatto a Lecce il 20 Febbraio 2010, intitolato “PUGLIA LIBERA DA OGM”. E’ possibile vedere i video su YOU TUBE di questo nostro Convegno dove hanno partecipato i più grandi esperti mondiali, scienziati, ricercatori e contadini che hanno avvisato l’Umanità sulla estrema pericolosità degli OGM.

 
 

CONVEGNO
“PUGLIA LIBERA DA OGM”

 

L’inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi
per uno sviluppo rurale agroecologico a tutela dei diritti umani.

 

20 febbraio 2010
Castello Carlo V – Salone Maria d’Enghein – Lecce

 

L’Associazione S.U.M., in collaborazione con il Comune di Lecce, ha organizzato questo convegno nell’ambito della sua Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” ideata e promossa in seguito all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2009, del nuovo Regolamento Europeo 834/2007 che estende anche ai prodotti biologici la soglia di tolleranza dello 0,9% di OGM, senza obbligo di segnalarlo in etichetta, come già avviene da anni negli alimenti e mangimi convenzionali.
Il Convegno è stato un importante momento di informazione e di aggregazione delle forze anti-OGM: tra i relatori invitati erano infatti presenti ricercatori indipendenti di fama internazionale e studiosi che hanno presentato i risultati delle loro ricerche sugli OGM.
L’incontro è stato anche occasione per dare voce alla testimonianza diretta di chi ha già sperimentato i danni causati dalla coltivazione degli OGM in altre parti del mondo.
Alla Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” hanno già aderito, con delibera, più del 40% dei comuni pugliesi (258), vari enti e associazioni e migliaia di cittadini. L’Associazione SUM ha presentato queste adesioni alla Regione Puglia per testimoniare la volontà di avere una Puglia libera da OGM.
L’Associazione SUM continua a promuovere la Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM”, le delibere di adesione dei comuni sono in continuo aumento.

 

 
VIDEO DEL CONVEGNO
 
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 1
https://youtu.be/oVGp-TPbtJQ
 
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 2
https://youtu.be/cFqHSCB3Pi0
 
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 3
https://youtu.be/eLD4gtqFpYw
 
CONVEGNO PUGLIA LIBERA DA OGM
(Salento WebTv)

https://www.youtube.com/watch?v=SmZjJReB744
 
 
Per richiedere il DVD del CONVEGNO contattare:
Associazione S.U.M. – Stati (Popoli) Uniti del Mondo
Casella Postale n° 4 – 73024 MAGLIE (Le) – tel. 0836/484851
statiunitidelmondo@tin.it

 
 

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ATTENZIONE:

 

ENTRO QUEST’ANNO SARA’ PRESENTATO IL “PROGETTO COMUNE SANO” PER AVERE COMUNI LIBERI DA OGM E DA OGNI ALTRO TIPO DI INQUINAMENTO NOCIVO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE.
 
VAI ALLA PAGINA “SOS TERRA” PER LEGGERE LA BREVE PRESENTAZIONE DI QUESTO IMPORTANTE PROGETTO.
 

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www.laviadiuscita.net

 


FONTE:
https://blogeko.iljournal.it/la-farsa-del-decreto-contro-il-mais-ogm-e-i-motivi-ufficiosi-per-cui-non-viene-applicato/76025