Pesticidi negli alimenti: bambini più a rischio

I bambini sono più vulnerabili all’attacco delle sostanze chimiche tossiche che si trovano negli alimenti, a cui sono esposti già nel ventre materno. Solo l’alimentazione biologica e vegetariana può proteggerci dalle malattie…

 

Dal rapporto “Pappa e pesticidi” presentato nel novembre 2013 al XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) emerge che in età fetale i bambini non hanno sistemi di detossificazione di alcuni pesticidi mentre fino ai 10 anni di vita questi sistemi sono quasi 5 volte meno attivi (Studio del Prof. R. Francavilla, Specialista in Pediatria – Policlinico di Bari).
 
Lo studio inoltre mette in luce che la fonte maggiore di contaminazione è l’alimentazione. A oggi sono circa 3.000 le sostanze tossiche contenute nei cibi.
L’accumulo progressivo di sostanze tossiche presenti negli alimenti può portare in futuro a sviluppare patologie gravi che comprendono il cancro.
 
I pesticidi sono sostanze molto tossiche per tutti, nocivi non solo per la salute e la fertilità di uomini e donne, ma anche e soprattutto per i bambini. Si trovano nei cibi, nelle acque sotterranee e nelle acque cosiddette “potabili”.
 
Recentemente diversi studi hanno evidenziato che i bambini esposti ai pesticidi contenuti negli alimenti hanno un rischio maggiore di sviluppare tumori del sangue e del cervello, di essere affetti dalla sindrome da deficit di attenzione-iperattività, di avere difficoltà di apprendimento e malattie endocrine.
In effetti, queste sostanze tossiche alterano il funzionamento del sistema endocrino e ormonale.
 
Lo studio del Prof. Francavilla è stato confermato da una ricerca condotta dagli esperti dell’Università della California di Davis e di Los Angeles (1) , che hanno esaminato l’esposizione a undici sostanze tossiche, fra le quali diversi pesticidi presenti negli alimenti di adulti e bambini, considerandone le conseguenze e la loro correlazione con l’insorgere di patologie come il cancro.
I ricercatori hanno scoperto che i livelli di esposizione media dei bambini e degli adulti superavano i livelli di riferimento relativi al “rischio cancro”.
 
La cosa più preoccupante è che i bambini hanno mostrato maggiori margini di esposizione rispetto agli adulti. Infatti, i bambini esaminati nella ricerca hanno superato i livelli di riferimento di “rischio tumorale” con un margine di 10 volte per il DDE, quasi 100 volte per dieldrin e oltre 100 volte per l’arsenico e le diossine. Le stesse sostanze e, in particolare, le diossine sono anche gli interferenti endocrini sospettati di disturbare lo sviluppo del sistema immunitario, nervoso e riproduttivo dei bambini. Questo nuovo studio conferma ancora una volta l’importanza fondamentale di seguire un’alimentazione biologico-vegetariana.
 
Sulla base dei risultati della ricerca, gli esperti hanno ritenuto opportuno fornire alcuni suggerimenti per evitare l’accumulo di sostanze tossiche attraverso i cibi prescelti per la propria alimentazione.
La regola fondamentale per i consumatori riguarda la scelta di prodotti biologici che provengono solo da coltivazioni dove non si fa uso di erbicidi, pesticidi, concimi e trattamenti chimici di sintesi, né di OGM. Infatti nell’agricoltura biologica queste sostanze chimiche tossiche sono vietate.
I ricercatori consigliano inoltre di ridurre (noi diciamo: meglio eliminare) il consumo di alimenti di origine animale, per diminuire l’assunzione contemporanea di sostanze inquinanti e di metalli pesanti.
Infine raccomandano di ridurre il consumo di prodotti da forno industriali contenenti carboidrati, come patatine, snack ai cereali e crackers, per limitare l’apporto di acrilamide, una sostanza altamente tossica che si forma durante il processo di cottura a temperatura elevata degli alimenti ricchi di carboidrati.
 
E’ raro che in un articolo pubblicato su una rivista scientifica gli autori raccomandino pubblicamente gli alimenti biologici, ma questi ricercatori lo hanno fatto esponendosi pubblicamente.
Mangiare prodotti biologici è quindi una scelta prioritaria e una necessità per chi vuole proteggere se stesso e i propri figli dalle numerose sostanze tossiche che ormai pervadono il nostro ambiente e la produzione alimentare.

 
(1) www.environmentalhealthnews.org/ehs/newscience/2012/
Fonti: https://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2013/09/13/
www.naturalnews.com
 

L’ITALIA HA IL RECORD MONDIALE DI TUMORI INFANTILI
Fonte: Associazione Italiana Registri Tumori
 
Incidenza dei tumori infantili (nuovi casi l’anno)
 
Nell’area coperta dai registri tumori i tassi d’incidenza della malattia sono i seguenti:
bambini 0-14 anni:175,4 casi per milione/anno
ragazzi 15-19 anni: 270,3 casi per milione/anno
 
Andamenti temporali (anni 0-14)
 
Tra il 1988 e il 2002 (tre quinquenni) si è osservato un aumento della frequenza del 2% annuo, passando da 146,9 casi nel periodo 1988-1992 a 176,0 casi nel periodo 1998-2002.
L’incremento più consistente riguarda i bimbi sotto l’anno di età. I tre tumori più frequenti nei bambini sono tutti in aumento: leucemie +1,6% annuo, linfomi +4,6% annuo, tumori del sistema nervoso centrale +2,0% annuo.
Un fenomeno simile è stato osservato in diversi Paesi, ma in Italia il cambiamento percentuale annuo risulta più alto che in Europa: – per l’insieme di tutti i tumori (+2% vs 1,1%) – per le leucemie (+1,6% vs 0,6%) – per i tumori del sistema nervoso centrale (+2% vs 1,7%) – per i linfomi (+4,6% vs 0,9%).
 
Come testimoniano questi dati la situazione è gravissima! La nostra salute e quella dei nostri figli è in pericolo, e questo non è solo un rischio ma, purtroppo, una certezza! Non è più possibile stare a guardare, bisogna agire, informarsi ed agire! Come?
 
Ecco cosa si può fare:
 
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Articolo tratto dal Notizie SUM, a cura dell’Associazione S.U.M. (Stati/Popoli Uniti del Mondo) https://www.associazionesum.it/index.htm