L’apicidio per decreto con la scusa della xylella
Il CETRI ha già preso posizione in passato su quella che è stata definita la bufala della xylella, il batterio considerato”killer” degli ulivi in Salento che però è stato riscontrato solo nel 6.4% degli ulivi affetti da sindrome di disseccamento (conosciuta come CODIRO), mentre peraltro il batterio è presente solo nell’1,8% delle piante campionate fra quelle affette da CODIRO, (come magistralmente spiegato da Laura Margottini su “Il Fatto Quotidiano”)…
Quindi nella maggior parte di ulivi con la xylella non c’è disseccamento, mentre nella maggior parte di ulivi che presentano il disseccamento non c’è la xylella. In queste condizioni è totalmente anti scientifico affermare un nesso di casualità fra disseccamento e xylella. Purtroppo invece, la Regione Puglia, spinta da ricercatori approssimativi e interessati, lo ha affermato, innescando una reazione spropositata che prevede l’eliminazione di piante in via di disseccamento, che possono invece essere curate come dimostra la cura del dottor Scortichini, (per approfondimenti vedere: https://www.youtube.com/watch?v=wtW0uWOjaUU) nonchè di ogni forma di vita vegetale in un raggio di 100 metri (quello cioè che è considerato il raggio d’azione massimo della sputacchina, vettore del batterio xylella).
Tutto questo era già previsto dal famigerato e sconsiderato pian Silletti, fortunatamente fermato dalla magistratura. Poi è arrivato il piano Martina, ancor più sconsiderato che rasenta il criminale, perchè prevede in pratica l’eliminazione delle api, con conseguente disseccamento dell’intero Salento, già fortemente a rischio a causa del riscaldamento climatico. E’ da cialtroni infatti ordinare l’uso di prodotti tossici con neo nicotinoidi che uccidono le amiche api oltre alla sputacchina, ammesso sempre che sia questa la causa del disseccamento degli ulivi (peraltro ampiamente drammatizzato da personaggi senza scrupoli per incassare le compensazioni comunitarie!) e per di più sottrarre loro qualunque forma di nutrimento, ordinando anche lo sradicamento di tutta la vegetazione floreale spontanea che le sostenta, come dimostra l’articolo del Dr Giuseppe Vinci, (olivicultore pugliese e esperto di problematiche fitoterapiche) che riproduciamo qui di seguito. Quindi il decreto che prevede tutto questo è firmato da un cialtrone o, nel migliore dei casi, da un pauroso ignorante. In ogni caso indegno di fare il ministro. E questa E’ una constatazione provata dunque SCIENTIFICA!
L’APICIDIO PER DECRETO CON LA SCUSA DELLA XYLELLA.
Il Decreto Emergenza #Xylella 2018 (a firma del Ministro Martina), nella Zona cuscinetto in tutta l’area che va da Santa Maria di Leuca a Taranto, Statte, Crispiano, Martina Franca, Ceglie Messapica, Ostuni, Cisternino, Fasano, Locorotondo (praticamente i confini del Salento), prevede:
– l’obbligo di estirpazione delle piante infette e di tutte le piante potenzialmente ospiti del batterio, presenti nel raggio di 100 metri dalla pianta infetta (per ogni pianta infetta, una superfice pari a 3,14 ettari deve essere liberata da piante erbacee, arbustive e arboree).
– l’obbligo di diserbo attraverso lavorazioni superficiali del terreno, o trinciatura e successivo interramento, o pirodiserbo e utilizzazione di prodotti chimici diserbanti.
– Obbligo di trattamenti insetticidi con buona/ottima efficacia nei confronti della sputacchina utilizzando: Acetamiprid, Deltametrina, Etofenprox, Imidacloprid, Lambda Cialotrina, olio essenziale di arancio dolce. Fra questi quello più consigliato all’interni del decreto è l’Acetamiprid.
Calendario di esecuzione delle misure di lotta al batterio:
Gennaio-Marzo: potatura ordinaria (ogni due anni)
Aprile: diserbo meccanico o chimico
Maggio- Agosto: due trattamenti insetticidi obbligatori
Settembre-Dicembre: due trattamenti insetticidi obbligatori; potatura dei polloni
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/04/06/80/sg/pdf
Alcune considerazioni: l’obbligo del diserbo entro il 30 aprile avrà conseguenze enormi sulle popolazioni di insetti impollinatori, che non avranno più a disposizione il polline prodotto dalle piante spontanee per nutrirsi. Il numero di individui all’interno di ciascuna popolazione diminuirà e questo avrà conseguenze anche e soprattutto sulla produzione delle piante da frutto come pesco, albicocco, susino, ciliegio, mandorlo, pero, ecc.
L’obbligo del trattamento insetticida con Acetamiprid e Imidacloprid in un area così estesa che va da Santa Maria di Leuca fino alla provincia di Bari, causerà la #morte degli insetti impollinatori soprattutto api e bombi. L’aspetto ancora più grave ed allarmante è che queste due molecole appartengono alla classe dei #Neonicotinoidi cioè sono dei potenti #neurotossici soprattutto nei confronti dei bambini (EFSA, 2013)*. Quindi che facciamo ci chiudiamo in casa e filtriamo l’aria che respiriamo?
Si consideri inoltre che l’azadiractina non è efficace contro la sputacchina e quindi non rientra negli insetticidi con efficacia buona/ottima nei confronti della sputacchina. L’unico prodotto biologico che vi rientri è l’olio essenziale il quale per avere efficacia deve essere somministrato nella misura di 8 litri per ettaro per due volte (almeno), al costo di 35,00€./litro. Fate voi i conti….
Ci sarebbero ancora altre considerazioni che scaturiscono in seguito a dette misure.
Abbiamo avuto circa 6 mesi di piogge abbondanti. I suoli sono ricchi di umidità, oltre che di tantissime sostanze tossiche accumulate nei suoli in 50 anni di “rivoluzione verde” (=agricoltura con prodotti chimici), oltre che ai tanti rifiuti tossici interrati in tutta la regione, e le varie discariche.
Avremo, come è già del resto in questi giorni di anticipo della stagione estiva, mesi di caldo umido, in cui dai nostri suoli evaporeranno ingenti quantità di acqua accumulata durante l’autunno e l’inverno. Ma oltre all’acqua, evaporeranno anche tutta una serie di sostanze derivanti dalla reazione chimica tra ciò che nel suolo è già presente da anni e quello che si andrà ad irrorare in seguito a quanto disposto dal decreto.
E’ così che nei prossimi mesi potremo godere tutti a pieni polmoni di nuvoloni e foschie tossiche, con le quali potremo accogliere le masse di turisti che verranno in vacanza dalle nostre parti. Se poi consideriamo che la sanità in Puglia è ormai allo sbando e le insorgenze tumorali sono in precipitoso e continuo aumento… forse è bene iscriversi alla confraternite religiose o alle società operaie di muto soccorso per prenotare bara e tumulo. Una prece…
*L’Imidacloprid è stato vietato dall’Ue per i suoi effetti dannosi sulle api. È Assurdo che il governo lo imponga con decreto!
EFSA, 2013. Scientific Opinion on the developmental neurotoxicity potential of acetamiprid and imidacloprid.
https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/3471
Fonte articolo: https://cetri-tires.org/press/2018/lapicidio-per-decreto-con-la-scusa-della-xylella/
ATTENZIONE: Per fermare lo scempio causato dall’attuazione dello scellerato Decreto Martina e salvare così la vita delle amiche api e di tutti i “salentini”, nonchè per salvaguardare l’ambiente e l’intero ecosistema, firmiamo la “PETIZIONE PER CURARE E NON UCCIDERE GLI ULIVI“, lanciata dal Comitato S.O.S. (Salviamo Ora il Salento). Questa Petizione è davvero importante e ognuno di noi può dare una mano. E’ possibile infatti fronteggiare l’emergenza Co.Di.R.O. in Puglia con mezzi e metodi ecosostenibili! Basta volerlo! Clicca qui per saperne di più e firmare!
www.laviadiuscita.net