Panama Papers: Putin non è nella lista! Perché lo diffamano?

 

Diffamando Putin, gli USA vogliono condurci verso la Terza Guerra Mondiale? Conosciamo tutta la verità.
A che servirebbe questa superbomba, questa “soffiata” mondiale? Se guardiamo bene tra i nomi fino ad ora usciti, non c’è neanche un miliardario americano. I padroni del mondo non ci sono. Vedremo spulciando negli oltre 11 milioni di files, se troviamo un Rotschild o un Rockfeller. O anche solo un Soros. Invece chi c’è? Indovina. C’è Putin. Anzi, non c’è. Ci sono i suoi “amici”. Ma la foto di Putin campeggia sulle prime pagine di tutti i giornali. A cominciare da Repubblica. E allora ci viene un sospetto: Che le strane scoperte di questo Consorzio internazionale del Giornalismo Investigativo siano state cucinate come l’ennesima occasione per alimentare la russofobia e la Putinfobia…

 

ATTENZIONE: i governi USA hanno detto e dicono infinite bugie. Ora accusano Putin senza prove, come fecero con la bugia delle armi di distruzione di massa possedute da Saddam Hussein, una bugia che scatenò guerre fratricida, prima in Afganistan e poi in Iraq, dove queste ipotetiche “armi di distruzione di massa” non furono mai trovate.
 
Volevano solo il petrolio e le ricchezze di Saddam Hussein e basta. Tutte bugie quindi, solo false scuse e pretesti dei governi USA per distruggere, uccidere, arraffare i beni dei paesi ricchi di risorse. Chi sono quindi i veri terroristi? Ora ci provano con Putin attraverso false notizie riguardo i “Panama Papers” diffuse da uomini di potere “made in USA”. Queste ed altre bugie “made in USA” coinvolgeranno il mondo intero in una guerra mondiale. Stiamo quindi molto attenti e conosciamo la Verità. I fatti sono diversi da come ce li hanno presentati i mass-media compiacenti il governo USA!

 
 

Russia, perché demonizzano Putin

 

E’ in corso una campagna forsennata di demonizzazione del presidente russo Vladimir Putin.
 
Molti se ne accorgono, tanto è evidente. Non tutti ne capiscono le ragioni. Non tutti si rendono conto di chi la organizza.
 
Mettiamo in fila i fatti. Gli ultimi, perché la faccenda va avanti da diversi anni. Da quando il presidente russo ha capito che con l’Impero c’è solo da difendersi. Deve avere letto il libro di Arnold Toynbee. Putin “aggressore” dell’Ucraina. Putin che ha “annesso” la Crimea con la forza. Putin che ha abbattuto il Boeing malaysiano. Putin che ha ammazzato la Politkovskaja. Putin che ha ammazzato Boris Nemtsov sul ponte del Cremlino. Adesso è in corso la nuova ondata. (Nuova si fa per dire).
 
Putin che ha ammazzato Aleksandr Litvinenko, con il polonio. Lo dice un giudice inglese, che però aggiunge: “probabilmente”. Le ricchezze sterminate di Putin propagandate da un documentario della Bbc senza uno straccio di prova. Ma riprese e amplificate da un ministro dell’Amministrazione americana e avallate dal portavoce di Obama. Che è come mandargli a dire: con te non discutiamo più. Mentre lui ancora si ostina a chiamarli “i nostri partners”. Che pazienza!
 
 
Putin laviadiuscita
 
E, tra poco, aspettatevi un’altra “bomba”: il Tribunale Penale Internazionale annuncia di avere aperto l’indagine sulle responsabilità della guerra di Georgia dell ‘8 agosto 2008. Alla faccia della tempestività, si direbbe: dopo ben otto anni. Il governo russo, dal canto suo, questa indagine l’ha già fatta e pubblicata otto anni fa, raccogliendo 500 volumi di dati. Ma nessuno s’inganni. All’Aja non avranno il tempo di leggerli. Infatti si sta preparando un nuovo capo d’accusa contro la Russia, per il quale non c’è bisogno alcuno di prove.
 
Obiettivo tenere viva la fiaccola russofobica, e incrementarla con l’afflusso di nuovi temi. Tutti, naturalmente, senza uno straccio di prove. Ma che importa? Il risultato è assicurato comunque. Infatti tutti i media occidentali, portatori della neo lingua e della neo logica orwelliane, non hanno bisogno di prove. Non sanno nemmeno più come cercarle o verificarle. Ripetono a memoria, con immutata sicurezza dell’impunità e della beata, o beota, dimenticanza delle masse, ricordando la fialetta che Colin Powell (nota: Generale a 4 stelle dell’esercito degli Stati Uniti) agitò al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite accusando Saddam Hussein di avere “armi di distruzione di massa (nota: “armi di distruzione di massa” che, ovviamente, non furono trovate, come tutti sanno o dovrebbero sapere).
 
Colin Powell, 65° Segretario  degli Stati Uniti d’America
Colin Powell, 65° Segretario
degli Stati Uniti d’America
 
Esiste un centro, un ufficio speciale, incaricato di coordinare questa campagna. Ne parlammo con Pino Cabras nel nostro libro “Barack Obush”. Dove si trovi, fisicamente, non lo sappiamo. Ma esiste e opera a tempo pieno. Equivale a uno stato maggiore della propaganda imperiale. E non ha bisogno di risparmiare mezzi.
 
Putin bombarda i terroristi in Siria? No, Putin bombarda i civili, gli ospedali, le scuole, i bambini. Chi lo dice? La coalizione occidentale che ha finanziato i tagliagole di Daesh (ISIS). Nessuno verifica: lo ha detto Erdogan (12° Presidente della Turchia). Lo dicono i filonazisti di Kiev. Lo dicono i simpatizzanti nazisti di Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania. Lo dice Bruxelles. Ed è tutto dire.
 
Note:
ISIS o “Daesh”?
ISIL e la sua variante ISIS sono acronimi di “Islamic State in Iraq and the Levant”, la traduzione inglese dall’arabo di Al Dawla Al Islamiya fi al Iraq wa al Sham, il nome che il gruppo terroristico si è dato dal 2013 al 2014 .”Daesh” è invece l’adattamento di DAIISH, cioè l’acronimo tratto direttamente dall’arabo Al Dawla Al Islamiya fi al Iraq wa al Sham (داعش).
– Per approfondire: https://www.ilpost.it/2015/11/15/attentati-parigi-isis-daesh/
– Per approfondire “i filonazisti di Kiev”:
 
https://www.informarexresistere.fr/2014/03/27/governo-di-kiev-autorizza-23-campi-scuola-nazisti/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/29/putin-soldati-di-kiev-come-nazisti-e-chiede-corridoio-umanitario-per-ucraini/1102498/

 
Gli Usa annunciano che invieranno truppe in Siria. Violazione patente di ogni legge. L’Arabia Saudita democratica e illuminata si associa. Anch’essa manderà le sue truppe. La Turchia si propone di invadere anch’essa le zone dei curdi.
 
Perché tutto ciò accade? Per una ragione semplice: la Russia sta distruggendo Daesh (ISIS), un pezzo per volta. E l’esercito di Bashar el Assad è all’offensiva su tutti i fronti. A Washington organizzano seminari e misurano le “loro” perdite sul campo. Dunque bisogna fermare la Russia prima che sia troppo tardi, cioè prima che tutti i tagliagole (ISIS) siano dispersi e messi in fuga.
 
 
“Per favore Putin, non distruggere l’ISIS.  C’è costata un sacco di soldi"

“Per favore Putin, non distruggere l’ISIS.
C’è costata un sacco di soldi”
 
Ci si stupisce se il negoziato di pace a Ginevra si è fermato? I terroristi moderati protestano. E chiedono all’America: prima di negoziare la Russia deve andarsene. Cioè deve andarsene l’unico paese che, legittimamente, si trova sul territorio siriano per sostenere il governo in carica a Damasco.
 
Se non lo farà — l’Occidente lo fa capire apertamente — si andrà in guerra. Magari in Ucraina, magari nel Baltico, dove tutti strillano per un imminente attacco russo, mentre la Nato prepara una molto imminente provocazione contro la Russia.
 
Non ditemi che sono un catastrofista, per favore. Sono tutto salvo che un catastrofista. Ma non sono cieco. Tutto è molto chiaro. Indossate le mutande di ghisa, ma sappiate che non basteranno a salvarvi. Per intanto prepariamoci a entrare in guerra in Libia. Io suggerirei di cominciare a mobilitarci contro questo governo infingardo. C’è l’appello di Zanotelli: permetteremo alla signora Pinotti di portarci in un’altra guerra?
 
(Fonte:https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/07/russia-perche-demonizzano-putin/2441280/)

 
 

ATTENZIONE: dobbiamo pagare con le nostre tasse 72 milioni di euro al giorno, che saranno portati a 100.000 euro al giorno per restare dentro la NATO.

 
 

Attuare l’articolo 11 della Costituzione.

 

L’Italia, facendo parte della Nato, deve destinare alla spesa militare in media 52 milioni di euro al giorno secondo i dati ufficiali della stessa Nato, cifra in realtà superiore che l’Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace quantifica in 72 milioni di euro al giorno…
 
Secondo gli impegni assunti dal governo nel quadro dell’Alleanza, la spesa militare italiana dovrà essere portata a oltre 100 milioni di euro al giorno.
 
È un colossale esborso di denaro pubblico, sottratto alle spese sociali, per un’alleanza la cui strategia non è difensiva, come essa proclama, ma offensiva.

 
 

FIRMA e FAI FIRMARE LA PETIZIONE:
 
FUORI L’ITALIA DALLA NATO!!!
FIRMA QUI LA PETIZIONE

 
 
 

Colin Powell e l’antrace

 

Come andò quando, dieci anni fa, l’invasione dell’Iraq fu legittimata da prove false di armi chimiche e da un famoso discorso

 

Estratto dall’articolo. E’ possibile leggerlo al completo, a questo link: https://www.ilpost.it/2013/08/30/colin-powell-fiala-antrace-onu-iraq/

 

Colin Powell mentre agita un campione di antrace durante un discorso al Consiglio  di Sicurezza delle Nazioni Unite

Colin Powell mentre agita un campione di antrace
durante un discorso al Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite
Il 5 febbraio 2003, l’allora segretario di Stato degli USA Colin Powell tenne un discorso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ebbe un grande risalto, grandi conseguenze subito dopo, e fu oggetto di grandi polemiche per tutto il decennio successivo: in molti lo ricordano anche in questi giorni in cui si torna a parlare di armi di distruzione di massa utilizzate nella guerra civile siriana e prove credibili dell’uso di queste armi.
Uno dei momenti più drammatici del lungo discorso (qui il testo completo), tenuto da un esponente dell’amministrazione Bush considerato “moderato” – nel 2008 Powell appoggiò l’elezione di Barack Obama – fu quando Powell parlò delle armi batteriologiche in possesso dell’Iraq, mostrando ai rappresentanti degli altri paesi, con un gesto molto teatrale, una fiala che conteneva una polvere bianca.
Agitando la fiala, fino ad allora posata sul tavolo davanti a sé, Powell disse:

 

Quando l’Iraq ammise finalmente di avere queste armi [biologiche] nel 1995, le quantità erano grandi. Meno di un cucchiaino di antrace in polvere, un po’ meno di questa quantità [disse mostrando la fiala] – questo è più o meno un cucchiaino – meno di un cucchiaino di antrace in polvere in una busta fece chiudere il Senato degli Stati Uniti nell’autunno del 2001. Molte centinaia di persone furono costrette a ricevere cure mediche di emergenza e due impiegati degli uffici postali furono uccisi solo a causa di questa quantità, più o meno, chiusa dentro una busta.

 
 

 

Powell aggiunse che l’Iraq avrebbe potuto produrre circa 25 mila litri di antrace, secondo quanto dicevano gli ispettori delle Nazioni Unite. Il discorso fu così drammatico ed efficace che anche molti commentatori liberal americani, tendenzialmente sfavorevoli alle politiche dell’amministrazione Bush, ne furono influenzati nel dirsi convinti della realtà del pericolo rappresentato dall’Iraq.
(…)
A partire dai primi di novembre del 2001, era stato il presidente Bush a collegare più volte gli attacchi dell’11 settembre e quelli con l’antrace agli stessi “nemici dell’America”. Nel tradizionale Discorso sullo Stato dell’Unione del gennaio 2002, Bush fece davanti agli americani in ascolto un riferimento ancora più esplicito: “Il regime iracheno ha tramato per produrre armi all’antrace e al gas nervino per più di dieci anni”. Il concetto era stato ripetuto molto spesso nei mesi successivi e il 3 febbraio 2003, due giorni prima del discorso di Powell, Bush disse che gli USA avrebbero guidato una coalizione internazionale per disarmare il regime di Saddam Hussein, nel caso questi non si fosse voluto disarmare da solo.
 
L’invasione dell’Iraq cominciò il 20 marzo 2003.
Nei mesi successivi si scoprì che gran parte delle informazioni e delle ricostruzioni presentate da Colin Powell davanti ai membri del Consiglio di sicurezza erano false. Non c’erano laboratori mobili né enormi arsenali di armi di distruzione di massa. (…)

 

Le armi di distruzione di massa
erano una bugia!

 
 

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