ALLARME SICCITA’: L’ITALIA E’ A SECCO!

Il bacino idrografico del Po a secco, il lago di Bracciano, riserva idrica di Roma, un metro e quaranta centimetri sotto la sua soglia. Stato d’emergenza in diverse regioni e una nuova ondata di calore in arrivo. L’Italia conosce la Grande Sete. E rischia di mettere in ginocchio non solo diverse città dell’area centrosettentrionale dove le riserve idriche sono ormai agli sgoccioli, ma tutto il settore agricolo. Il clima è il principale “colpevole” dell’emergenza che il Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini non esita a definire “drammatica”: per Parma e Piacenza il Governo ha dichiarato lo stato d’emergenza, disposizione già varata da Sardegna, Toscana e Veneto…

 

(…) Il vero “termometro” dell’emergenza, come sempre, è il fiume Po, arteria fondamentale della food valley ormai ridotta a rivolo: tra la provincia di Parma e quella di Piacenza – dove il ministro dell’Ambiente Galletti ha presieduto una riunione straordinaria per il Distretto padano – si coltiva 1/4 del pomodoro da conserva Made in Italy duramente colpito dalla siccità ma a soffrire è l’intero bacino idrografico del fiume dal quale dipende il 35% della produzione agricola nazionale. (…)
 
(…) Nel resto della Penisola la situazione è comunque critica, dice la Coldiretti, che ha stimato in un miliardo i danni finora prodotti dalla siccità. Ad Alessandria la portata del Po è inferiore del 65% rispetto alla media. In sintesi, si è prosciugato. Anche la Lombardia è alle prese con il caldo: il Lago Maggiore ha perso 40 centimetri rispetto alla sua media, il Lago di Como 35.
 
 

Bacino del Po – Giugno 2017
 
Ma la situazione più critica resta quella padana: il Governo ieri ha varato lo stato d’emergenza nazionale per le aree di Parma e Piacenza mettendo a disposizione otto milioni e mezzo di euro per nuovi pozzi e autobotti. Gli allevatori della Sardegna, invece, hanno chiesto allo Stato centrale 40 milioni per “lenire i danni della siccità” e per questo sono scesi in strada con i trattori per manifestare.
 
In Toscana non va molto meglio: se sul versante idropotabile non sembrano presenti particolari allarmi al momento, sul versante del rifornimento idrico per l’irrigazione la situazione desta forte preoccupazione. Secondo la Coldiretti, a causa della siccità la produzione di cereali è crollata del 40%, con punte del 70% per il mais; foraggi, ortaggi, pomodoro da industria e frutta segnano perdite intorno al 50%, come anche l’apicoltura. Per Coldiretti non stanno meglio vite ed olivo con danni dal 20 al 40% e pure l’allevamento sia bovino che ovino segna un -10%. La grande sete si è portata via anche fiori e piante in vaso per un 20%.
 
 

Un tratto del Fiume Po – Giugno 2017
 
Situazione emergenziale anche nel Lazio dove il lago di Bracciano sta lentamente evaporando: al momento si trova di circa un metro e mezzo al di sotto della sua media. Secondo Acea lo scorso anno era a meno 70 centimetri, quindi è sceso del doppio. “Il prelievo che stiamo effettuando in questi primi sei mesi dell’anno ha inciso per una minima parte, 18 centimetri”. Il Lago di Bracciano, riserva idrica di Roma, si abbassa pericolosamente ogni giorno di più e, dopo l’ordinanza della sindaca Raggi che invita i cittadini a non sprecare l’acqua, oggi è la Regione Lazio che chiede una verifica per accertare il corretto utilizzo dei fondi pubblici destinati a ridurre le perdite idriche. Per il momento, a Roma, solo di notte viene diminuita la pressione dell’acqua. Il campanello d’allarme non è dettato però solo dalla siccità, ma anche dalla vetustà delle condutture idriche, “molto vecchie, risalenti a 30-50 anni fa e a causa di rotture o di allacci abusivi perde il 40% dell’acqua”, ricorda Acea. Dopo l’ordinanza della sindaca Raggi di limitarne l’uso per piscine e giardini, il ministro Galletti ha avanzato la proposta di sospendere l’erogazione dei tipici “nasoni”, “almeno per qualche giorno”.
 
Dal punto di vista climatico non sono attesi miglioramenti immediati: sarà un weekend ‘di fuoco’ per 10 città italiane, contrassegnate con il bollino rosso del ministero della Salute che indica un’emergenza caldo con il massimo livello di rischio per tutta la popolazione. Sabato, in particolare, l’allarme è scattato per Bologna, Bolzano, Brescia, Perugia e Torino, mentre domenica riguarderà Ancona, Campobasso, Firenze, Perugia e Pescara.
 
 

Bacino del Fiume Po – Giugno 2017
 
Fonte: https://www.huffingtonpost.it/2017/06/23/la-grande-sete-litalia-nella-morsa-della-siccita-a-secco-il-b_a_22613338/
 
 
 

VOLETE CONOSCERE TUTTA LA VERITA’
SU QUESTA SICCITA’?

 

SCIE CHIMICHE
 

Per questa siccità nazionale dobbiamo ringraziare le scie chimiche che l’hanno creata con le loro pericolose, tossiche sostanze (trimetilalluminio, carbonato di calcio, composti del bario, gel di silicio, ecc.) che sciolgono le nubi e ne evitano la formazione. Senza nubi non vi sono piogge, quindi nasce la siccità. Perchè avviene questo? Perchè le nuvole sono un impedimento alle comunicazioni satellitari e militari, ossia un impedimento all’alleanza USA-NATO che si sta preparando per la Terza Guerra Mondiale. L’Italia infatti, per il potere bellico e globale in generale, è considerata semplicemente una zona di guerra, la più importante portaerei con basi militari USA che, con le 90 bombe atomiche americane custodite a Ghedi e Aviano, è pronta a lanciare un attacco a Russia, Cina, Iran, ecc.
 
 

Un deposito di bombe B-61: in Italia si trovano a Ghedi e ad Aviano
 
La siccità in Italia e quella globale è quindi dovuta a tutte queste manovre belliche che da molto tempo, sia l’Italia che i cittadini dei Paesi della NATO, stanno subendo. Le scie chimiche, oltre a creare assenza di nubi e siccità, permettono, in base al loro “contenuto”, di creare anche nubi, piogge torrenziali, temporali, trombe d’aria, tornado, sbalzi di temperatura, tempeste di neve, alluvioni, ecc. a seconda dell’effetto che il “potere bellico” vuole provocare. In ultima analisi i cittadini non esistono, l’Italia non esiste più come cultura e civiltà. Essa è diventata solo un territorio di guerra sul quale il potere bellico/militare sta facendo tutto quello che vuole, con la complicità dei nostri governi corrotti (vedi “Accordi Segreti“). Uno di questi “Accordi Segreti”, ossia il Trattato sul clima sottoscritto da Bush e Berlusconi nel 2001, ha spalancato le porte a tutte le manipolazione climatiche che avvengono attraverso la geoingegneria (scie chimiche, sistema HAARP, ecc.).
 
Se si vuole uscire da questa drammatica situazione bellico/militare, da questa siccità che andrà peggiorando e che renderà l’Italia sempre più simile ad un Paese africano, occorre comprendere molte cose che tante, troppe persone non hanno ancora compreso. Queste “cose” sono tutte indicate sul nostro sito (laviadiuscita.net).
 
Leggete anche i prossimi articoli che parleranno di altre conseguenze causate dalle scie chimiche. Esse stanno infatti distruggendo l’ozonosfera (fascia di ozono), disintegrandola giorno dopo giorno e minando così la vita su tutta la Terra che, pertanto, rischia di estinguersi.
 
La Via di Uscita esiste e ci è stata donata dal Maestro di Amore e Saggezza Isha Babaji. La si può trovare nei Suoi testi “Life Project” e nel “Piano Divino per la Terra” che Egli ha donato all’intera Umanità per risolvere tutti i problemi agendo sulle vere cause di essi ed evitare la distruzione di questo Pianeta.

 
 

 
 

 

PER CONOSCERE LE CAUSE DI QUESTA SICCITA’ GUARDATE IL SEGUENTE VIDEO:
 

SCIE CHIMICHE 2016: GLI INTERESSI IN GIOCO
 

 
 

www.laviadiuscita.net

 
 

image_printStampa il Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *